Riflessione 05-2025
Questa domenica la liturgia ci propone la presentazione di Gesù al Tempio. Per capire questo brano dobbiamo capire le usanze e le credenze degli ebrei al tempo di Gesù. In quel tempo tutto ciò che riguardava il sangue, cioè la vita, era legato al mistero di Dio. Secondo le prescrizioni dell’Antico Testamento, riguardo alla purezza cultuale (Lv 12,1-8), una donna era impura dopo il parto di un bambino per quaranta giorni e doveva offrire al tempio, come sacrificio, un agnello e una giovane colomba. Se era povera, due giovani colombe. Questo rito serviva per uscire dall'impurità ed essere riammessa alla vita pubblica e religiosa. Maria e Giuseppe compiono questo gesto offrendo due giovani colombe. Questo ci fa capire due cose: la prima che erano una famiglia povera, nel tariffario del tempio questa era l'offerta minima quella dedicata ai poveri; la seconda che nonostante fossero i genitori terreni del figlio di Dio, non snobbano le tradizioni, non cercano un percorso alternativo o un cammino privilegiato. Con umiltà fanno ciò che fanno tutti, proprio come farà Gesù quando in età adulta frequenterà la sinagoga di Sabato (come citato dal Vangelo e dalla riflessione di domenica scorsa). Non si sentono migliori, come fanno alcuni di noi, che guardiano con sufficienza quelli che, pur dichiarandosi credenti, non hanno capito, non meditano, non praticano, non leggono... e criticarano gli altri in cuor loro sentendosi qualche metro più avanti, accolgliendo le persone che frequentano meno la Chiesa con giudizio e sufficienza. Maria e Giuseppe, pur potendolo, non si fanno legge loro stessi, non si fanno una fede su misura, non si sentono privilegiati per quanto sta loro accadendo. Obbediscono. Dio vuole nascere in un piccolo borgo perso fra le montagne, da una coppia che lavora duramente e che non ha grandi possibilità. Giuseppe e Maria si offrono insieme Gesù al tempio e questa giornata ricorda proprio quell’offerta. In questa giornata un tempo si benedicevano i ceri, ricordando la luce per le nazioni che Simeone e Anna vedono riflessa in quel bambino. In questa giornata i preti, le suore, i religiosi, rinnovano l’offerta della loro vita a Dio. Oggi è la giornata del dono di sé, per ribadire e ribadire che la nostra vita non ci appartiene ma è donata e si unisce al grande progetto d’Amore che Dio ha sull’umanità. Offriamo la vita a Dio che dona la vita per ciascuno di noi. Non siamo noi a donarci, Lui, si dona, perché Dio si prende cura di noi. Ma torniamo al tempio dove troviamo Simeone e Anna. Sono anziani e hanno visto il tempio rinascere dopo la sua distruzione. Ora a vent’anni dall’inizio dei lavori, vedono quel luogo finalmente rivivere: sono ripresi i sacrifici, sono tornati i sacerdoti e Gerusalemme è nuovamente la città verso cui salgono tutte le tribù per compiere gli olocausti, almeno tre volte l’anno. Ma vedono anche la rivalità fra i sacerdoti, l'interferenza romana e i loschi intrallazzi di chi gestisce il commercio degli animali da offrire. Vedono i nuovi paramenti, le liturgie, gli incensi... Tutto bello in apparenza, tutto nuovo, tutto gigantesco, tutto impressionante. Ma lui, Simeone, è lì da quando il tempio era ancora distrutto, quando nessuno cantava o danzava e la sensazione che porta nel cuore è una sensazione di vuoto. Nonostante l'impressionante colpo d'occhio manca qualcosa, qualcosa di essenziale. Passeggia negli atri con il cuore rassegnato, in attesa della salvezza definitiva, del passaggio, dell’incontro. Come noi assiste impotente ad un cambiamento epocale e cerca di rintracciarne l’anima. Ma poi, mosso dallo Spirito Santo li vede, come molti altri li hanno visti, ma lui li vede col cuore. Ora capisce, ora sa, tutto si illumina ed il suo cuore esplode. Ecco Dio!!! Simeone è anziano, ha circa ottant'anni e in due minuti di incontro tutto si fa luce, tutti quegli anni acquistano senso. Che Dio mi doni, che Dio ti doni, quei due minuti in cui tutto si fa luce e acquista senso. Sappiatevi amati, buona domenica.
Aprendo il file .pdf. "Riflessioni e giochi" sotto l'immagine in fondo alla pagina potete accedere ad una riflessione del Vangelo per tutti, in particolare per famiglie e ragazzi, tratto dalla rivista "Catechisti parrocchiali", un modo per evangelizzare i più giovani allegramente, con un linguaggio semplice e gioioso.
Come di consueto propongo l'audio commento al Vangelo di Paolo Curtaz, un modo per lasciarsi evangelizzare semplicemente ascoltando: https://soundcloud.com/paolocurtaz/commento-al-vangelo-del-2
