Riflessione 22-2025

Dove sei, Signore? Dove sei finito? Dove, nella nostra umanità, irrequieta e aggressiva? Dove nelle nostre quotidianità intasate, occupate, ansiose? Dove nelle nostre comunità cristiane a volte stanche e smarrite?
Dove sei in questo mondo rabbioso e feroce, che alza i toni, che passa dalle parole ai fatti, provocando morte con nuovi conflitti? Dove sei, ora, Maestro? Abbiamo seguito il tuo annuncio e ci siamo fidati.
Abbiamo ascoltato le tue parole e cambiato la nostra vita. Ci siamo scoperti amati e capaci di amare. Abbiamo sostato, affranti, sotto la croce, per poi correre al sepolcro e, con fatica, convertirci alla gioia.
Ma ora, dove sei? Presso il Padre, racconta Luca. Sei asceso. Immagino la scena e vedo il volti dei tuoi discepoli. Proprio ora che si erano ripresi dalla paura, proprio ora che speravano che tutti si ripianasse. Ma cosa c’è da festeggiare? Mi sfugge qualcosa… Io avrei preferito che fossi rimasto. Risorto, eterno, accessibile, con collegamento online ogni settimana. Nessuna bega ecclesiale, nessuna discussione, nessuna
contrapposizione o litigio, nessuna classifica dei papi: cosa pensi Gesù? Cosa dobbiamo fare e capire? È quello che speravano, immaginavano i discepoli, una volta superata la prova. È quello che vorremmo noi, che vorrei io: un Dio a portata di mano, a disposizione, sempre accessibile. No, Dio ci scuote, ci invita ad andare oltre, a crescere, a credere, non dobbiamo cercare in cielo il volto di un Dio, lo possiamo cercare là dove ha deciso di abitare per sempre: in mezzo ai fratelli più poveri, in mezzo alla comunità di coloro che credono in Lui. L’ascensione segna la fine di un momento, il momento della presenza fisica di Gesù, con la rassicurazione, da parte di Dio stesso della sua bontà e della sua vicinanza nello sguardo di noi discepoli. Ora è il tempo di costruire relazioni e rapporti a partire dal sogno di Dio che è la Chiesa: comunità
di fratelli e sorelle radunati nella tenerezza e nella franchezza nel Vangelo. Di diventare sempre di più e sempre meglio. Profezia di un mondo diverso in cui è possibile amare. Smettiamola di guardare tra le nuvole cercando il barlume della gloria di Dio e vediamo, piuttosto, questa gloria disseminata nella quotidianità di ciò che siamo e viviamo. La gloria di Dio, che abbiamo conosciuto, siamo invitati a raccontarla, a renderla credibile ed accessibile, ben consapevoli che solo altrove riusciremo finalmente a realizzarla in pienezza. Siamo chiamati a far vibrare il Vangelo nella nostra vita, a raccontare la fede in un modo nuovo, a volte anche con le parole. Sappiatevi amati. Buona domenica

Aprendo il file .pdf. "Riflessioni e giochi"  sotto l'immagine in fondo alla pagina potete accedere ad una riflessione del Vangelo per tutti, in particolare per famiglie e ragazzi, tratto dalla rivista "Catechisti parrocchiali", un modo per evangelizzare i più giovani allegramente, con un linguaggio semplice e gioioso. 

Il file .pdf. "Riflessioni e giochi"  solitamente si trova in fondo alla pagina (tratto dalla rivista "Catechisti parrocchiali"), sarà di nuovo disponibile dopo l'estate in quanto la rivista in questo periodo non pubblica fino all'inizio del nuovo anno catechistico.